Volley: tre ex giocatrici della Pallavolo Grosseto, continueranno a giocare con i Vigili del Fuoco

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di Massimo Galletti

Grosseto. Loro volevano continuare a rimanere nel gruppo sportivo dei Vigili del Fuoco dove erano andate a giocare in prestito con la maglia del “Massimo Boni” da ormai più di tre anni. Ma la Pallavolo Grosseto, proprietaria dei loro cartellini non era d’accordo e voleva riportarle nella società d’appartenenza. Per questo motivo Elena Cocco, Jessica Rossi e Cristina Romanini hanno promosso “Giusta Causa” alla commissione tesseramento della federazione, per essere svicolate d’ufficio dalla Pallavolo Grosseto, portando come motivazione come la stessa società grossetana da diverso tempo non praticasse più attività agonistica a livello regionale e che quindi c’erano tutti i presupposti per opporsi alla richiesta. Questa la motivazione principale, che ha portato le tre giocatrici e la Pallavolo Grosseto, rappresentata da Riccardo Tinacci, che nel frattempo è stato eletto presidente al posto di Alessandro Carlotti, a dibattere con i componenti federali della stessa commissione. Alla fine del dibattimento, la commissione ha accolto il ricorso delle tre giocatrici, perché fondato. Aggiungendo, come si legge nel comunicato che “Il tesseramento di un atleta per una società sportiva è finalizzato all’esercizio dell’attività sportiva. Lo svolgimento della attività agonistica con il sodalizio di appartenenza assume proprio l’aspetto di elemento sostanziale e costitutivo del vincolo sportivo. Quindi ha disposto il conseguente scioglimento del vincolo dalla società Pallavolo Grosseto, la restituzione della tassa versata dalle atlete e nello stesso tempo ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura Federale, perché, da una verifica della commissione tesseramento risultava ancora presidente Carlotti e che quindi Tinacci non aveva nessun titolo di rappresentare la Pallavolo Grosseto, riservandosi di approfondire la posizione del dirigente grossetano. Quanto documentato porta alla conclusione che alla data della udienza fissata per la trattazione del caso, secondo lo Statuto e i regolamenti federali Tinacci non aveva i requisiti per essere riconosciuto legale rappresentante della società Pallavolo Grosseto, per cui, in sede di udienza, il suo intervento doveva essere considerato come mai avvenuto. Tinacci in merito alla vicenda ha dichiarato che presenterà quanto prima ricorso attraverso il suo legale, appellandosi contro la sentenza

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