Tifosi aggressivi durante il derby giovanile di volley fra il Luca Stefani e la Pallavolo Grosseto

Di Massimo Galletti

Grosseto. Non è solo il calcio giovanile a soffrire del comportamento di alcuni pseudo tifosi o di genitori troppo aggressivi. E' successo anche nel mondo della pallavolo grossetana, con alcuni episodi che dovranno essere sicuramente condannati e stigmatizzati nello stesso tempo. Si giocava una partita del campionato provinciale under 14 femminile. Si misuravano il sestetto Luca Stefani, guidato da mister Auro Corazzesi e quello della Pallavolo Grosseto di mister Silvia Rustighi, due delle squadre più forti del girone. La gara è stata bellissima, giocata nel perfetto equilibrio e terminata con il successo di mister Corazzesi con il punteggio finale di tre set a due con i punteggi di 25/22, 25/21, 28/30, 15/25 e 15/8. La correttezza in campo è stata massima, come si conviene in ogni gara di qualsiasi disciplina sportiva. Non altrettanto si può dire dei sostenitori delle due formazioni che affollavano numerosi la palestra dell'Istituto Tecnico Commerciale dove si giocava il derby grossetano. Ci sono volute oltre due ore di gioco per decidere quale delle due compagini fosse la vincitrice del confronto. Le due squadre, possono considerarsi il vanto della pallavolo grossetana, ma altrettanto non si può dire di chi era presente alla partita. Non è ammissibile il comportamento antisportivo, che alcune persone hanno avuto durante il confronto, con frasi offensive e atteggiamenti da veri ultras da curva da stadio, alla pari di alcune delle peggiori frange violente di tifosi. Sicuramente uno spettacolo poco edificante e non educativo nei confronti delle giovanissime pallavoliste, che hanno terminato la gara, visibilmente scosse per quello accaduto durante il derby. Servirebbe un momento di riflessione più approfondita, affinché episodi di questo genere non accadano più in futuro. E' importante abbassare i toni da tutte le parti e iniziare a pensare che si tratta solo di sport e come tale deve essere considerato, anche se giocato a livello giovanile e a maggiore ragione praticato al solo scopo ludico e per far fare movimento ai bambini. Massimo Galletti