Pantalei allenatore dell'Invicta: stiamo facendo cose importanti, ma nessuno sembra accorgersene

Di Massimo Galletti

Grosseto. Quello che sta facendo l'Invicta, società grossetana di volley nella stagione in corso è sotto l'occhio di tutti. La società del presidente Galoppi, con un enorme sforzo, organizzativo, ma soprattutto economico è riuscita a costruire una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per centrare la promozione in A\2. Sarebbe un risultato storico per tutto il movimento pallavolistico locale, che farebbe registrare per la prima volta un sestetto di Grosseto in un campionato importante di alto spessore nazionale. E se da una parte i dirigenti grossetani sono soddisfatti dai risultati della prima squadra e del settore giovanile, dall'altra esprimono alcuni malumori, per la scarsa attenzione da parte della città e delle istituzioni, verso un sodalizio, che tanto ha fatto per il volley e tanto continua a fare in questo particolare momento della stagione. “Mal di pancia”, che arrivano dalle parole dello stesso tecnico Fabio Pantalei, che commenta così la situazione che sta vivendo la sua squadra e di conseguenza la società per cui allena “ Come dico spesso senza essere polemico, sembra che questa attività la facciamo per noi. Faccio degli esempi abbastanza banali. Tutti sanno che abbiamo in gestione il palazzetto dello sport, ma veniamo qui e troviamo cancelli chiusi per partite di calcio. Non voglio dire che debba succedere così, ma la gratificazione arriva anche quando le strutture preposte si rendono conto che qui c'è una attività che non è soltanto quella della prima squadra, ma anche delle giovanili. Tutto un movimento che sta cercando di crescere e che prende linfa dai risultati della prima squadra. Grosseto è una città pigra, dove l'emozioni vanno e vengono. Sono grossetano e non ne faccio una colpa ai miei concittadini. Vorremo essere un po' più riconosciuti dalle istituzioni. Comunque vada è una cosa importante per Grosseto e comunque finirà il nostro campionato non sarà deludente, la dove non raggiungessimo il nostro obiettivo. Stiamo facendo cose importanti. Stiamo tutti mettendoci qualcosa. Basterebbe anche una semplice pacca sulla spalla, da chi riveste ruoli importanti nella città, che non sarebbe una cosa fatta male. Senza entrare in politica, ma siamo sotto elezioni. Ho letto i programmi dei vari candidati e non mi sembra che ci siano riferimenti allo sport in genere a parte le eccellenze che muovono più gente. Noi nel nostro piccolo stiamo facendo qualcosa di incredibile. Lo facciamo con i nostri limiti e vorremmo che qualcuno della città ci rendesse merito di questo, senza arrivare qui e trovare i cancelli chiusi perché gioca il Grosseto calcio. Sono piccole cose, ma danno il sentore di come siamo tenuti in considerazione, senza che nessuno si ponga il problema se dobbiamo giocare una gara importante o se c'è un torneo. Questo mi fa riflettere sulla dicitura “Sport minore” e come tale, dobbiamo rimanere, ma questo non vuole dire che possiamo sognare di fare grandi cose” Massimo Galletti