Vela, Simone Gesi si prepara per la Transat 2011

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FOLLONICA. L’avventura è iniziata: Simone Gesi è in Francia a La Rochelle dove il 25 settembre prenderà il via la 17a edizione della “Transat 6.50”, la più solitaria delle regate, che porterà gli oltre 80 partecipanti dal porto del dipartimento Charente Maritime fino a Salvador de Bahia in Brasile dopo circa un mese di traversata. Compagno di viaggio di Simone Gesi l’ormai fido “Dagadà – Spirito di Maremma”, la stessa imbarcazione con la quale il timoniere follonichese affrontò l’edizione del 2009 della Transat ritirandosi subito dopo il via della seconda tappa a Funchal, Madeira, per la rottura dell’autopilota. Una impresa che fu comunque leggendaria, ovvero navigare più di una settimana praticamente senza staccarsi mai dal timone, tanto che all’arrivo della prima tappa nell’isola portoghese una vera e propria ovazione lo accolse all’entrata in porto.

Stavolta Gesi ed i suoi partner sperano in una miglior sorte, tanto che non hanno risparmiato importanti interventi strutturali sulla barca: albero e vele nuove, modifiche alle manovre, pesi ottimizzati e soprattutto tre autopilota montati su Dagadà, che è in questi giorni nelle acque francesi per mettere a punto gli ultimi dettagli prima della partenza. “Stavolta sono partito per questa avventura più sereno – spiega Gesi – la barca è più preparata, ci sono 3 autopilota a bordo, le modifiche sono già state testate e soprattutto da ora in poi dovrò solo pensare ad allenarmi mentre nel 2009 la mia partecipazione rimase in sospeso fino a pochi giorni dal via. E’ un approccio psicologico migliore e c’è la speranza di fare una buona traversata, anche se quando affronti da solo l’Atlantico non sai mai a cosa vai incontro. Nel 2009 fu la prima volta in assoluto, adesso so cosa mi posso aspettare e c’è molta più consapevolezza dei propri mezzi e della difficoltà dell’impresa. Saremo nove equipaggi italiani, i più numerosi dopo i francesi, fra di noi c’è grosso rispetto reciproco e se serve anche collaborazione.”

Partner dell’impresa, oltre al comune di Follonica ed alla Provincia, anche aziende importanti come Tag Heuer, Officina dello Sport, Merlini Consulting, la Lega Navale e numerosi appassionati riuniti nel comitato “4236 miglia” che da 3 anni sostiene Gesi nella sua avventura. “Simone porta in giro per il mondo il nome della Maremma – il saluto di Cinzia Tacconi – è una delle eccellenze di questo territorio e lo sosteniamo con convinzione.”

Tempo previsto per completare la traversata circa 31 giorni: 7-8 per arrivare a Madeira, altri 23 per giungere in Brasile dopo la prima tappa. Il conto alla rovescia è iniziato.

(foto di Foto Giorgio)

Michele Nannini

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