Simone Gesi è tornato a casa

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GESI FESTEGGIATO AL RITORNO A FOLLONICA

VENERDI 2 DICEMBRE L’INCONTRO CON LA CITTA

di Michele Nannini

FOLLONICA. Simone è tornato a casa. Dopo 33 giorni, 21 ore, 15 minuti e 48 secondi di navigazione; dopo un’altra quindicina di giorni di riposo (e lavori su Dagadà) a Bahia Simone Gesi è di nuovo a Follonica. Il timoniere del Gruppo Vela Lni è stato festeggiato da chi lo ha sostenuto ed incoraggiato da vicino nell’avventura iniziata nel 2008, un incontro informale all’enoteca “Leone di Caprera”, nel quale Gesi ha iniziato a raccontare storie, aneddoti ed avventure vissute nel mese abbondante di Transat. In attesa della serata di venerdì prossimo 2 dicembre quando, all’auditorium della scuola di musica di via Argentarola, toccherà alla città intera festeggiare e salutare il suo navigatore.

Tanti gli intervenuti, a cominciare dai membri del comitato “4236 miglia” presieduto da Ettore Chirici, al presidente della Pro Loco (e padrone di casa) Leonardo Agostinelli, ai tanti tecnici ed amici che lo hanno aiutato ad allestire la barca e a preparare al meglio l’impresa. Alla serata ha partecipato anche il velista fiorentino Giancarlo Pedote (nella foto con Gesi ed Ettore Chirici - Foto Giorgio), l’italiano meglio piazzato di sempre nelle 18 edizioni della Transat (4° nel 2009), e che ha accolto Gesi dalla barca Giuria al suo arrivo a Bahia il 6 novembre scorso.

“Aspetto tutti venerdì sera – l’invito di Gesi – sarà l’occasione per raccontare un po’ di quello che è successo nella regata, vedere filmati e foto, ritornare insomma a quei momenti. L’obiettivo principale di quest’anno era senza dubbio finire la regata, dopo la sfortunata esperienza del 2009 non avrei sopportato un altro abbandono. All’inizio della seconda tappa ho forzato molto, scalando posizioni in classifica e cercando di rimanere fra i primi, ma le notizie che arrivavano giorno dopo giorno non erano incoraggianti, con disalberamenti e ritiri che si susseguivano; così ho dovuto rallentare per preservare la barca, che comunque qualche problema l’ha accusato, e pormi come unico obiettivo l’arrivo a Bahia.”

Quella di quest’anno è stata l’ultima Transat per Gesi. “Questa avventura si chiude qui, adesso nelle mie priorità c’è la famiglia, poi vedremo.” Ma qualcosa, ne siamo sicuri, sta già bollendo in pentola. Se non in Gesi, di certo nel comitato e negli amici che lo hanno sostenuto.

 

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