Gruppo Vela Lni Follonica presenta il progetto di ampliamento della sede

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Di Michele Nannini

FOLLONICA.

E' stato realizzato dall'architetto David Fantini il progetto di riqualificazione e di riorganizzazione dell'area del Gruppo Vela Lni Follonica a Pratoranieri. Un passo ambizioso per dare la spinta definitiva alla nascita del polo nautico di Follonica Ovest, in pratica già funzionante da anni grazie alla sinergia fra Lega Navale ed associazione Protemare che gestisce gli ormeggi del vicino fosso Cervia.

"Consolidare questa realtà non potrà che avere positive ricadute sociali ed economiche - spiega il presidente del Gruppo Vela Ettore Chirici presentando il progetto - permettendo di esercitare l'attività di mare a costi ridotti e dando ancor più servizi e svago ai turisti. Su indicazione dei soci l'architetto Fantini con la collaborazione dell'architetto Andrea Pistolesi e dell'ingegner Andrea Paletti hanno prodotto il progetto che si basa su principi semplici, ovvero la valorizzazione dell'edificio del Casello e la massima proiezione verso il mare, creando poi un'area didattica funzionale e con tutti i servizi dedicati. Un progetto ambizioso e di qualità, con un percorso autorizzativo lungo e complesso con molti enti coinvolti, ma il primo appuntamento dovrà essere con l'Amministrazione Comunale per definire ed aggiustare le norme tecniche per l'area. Dopo aver visto la bozza di progetto ci è stata confermata la disponibilità del comune, chiaramente il progetto sarà realizzato a stralci."

Dare continuità alla gestione dell'area è il secondo passo per la creazione del polo nautico, che si affianca alla questione della sicurezza in mare e della protezione della foce del Cervia. "Alla Provincia ed al Comune abbiamo chiesto e chiediamo una mano per definire a costo zero il quadro della gestione dell'area per avere le certezze necessarie ed indispensabili al progetto - continua Chirici - in armonia con gli interventi di protezione delle spiagge è poi necessario creare una barriera davanti alla foce del Cervia per evitarne l'insabbiamento causato dai venti meridionali, che adesso rende l'area inutilizzabile per regate o raduni tecnici per oltre quattro mesi all'anno facendo perdere alla città importanti occasioni. Comune e Provincia hanno compreso l'importanza di tale intervento ma resta difficile entrarvi nel merito."

Senza questo intervento, il polo nautico e lo sviluppo della nautica rischiano di rimanere al palo. "Anzi, non avrebbero proprio senso - conclude il presidente Chirici - per questo il progetto di protezione della spiaggia diventa fondamentale per tutto il comparto nautico."

 

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