Neania Casteldelpiano e Sorano, due tifoserie da dieci e lode

Ci sono appuntamenti sportivi che sono imperdibili e tra questi c'è sicuramente una finale che vale la vittoria del campionato: sono le partite che passano direttamente dalla cronaca alla storia sportiva. Lo spareggio tra Neania Casteldelpiano e Sorano non è sfuggito a questa regola ed infatti il colpo d'occhio offerto dallo stadio Niccolai di Manciano è stato fantastico. Una tribuna gremita all'inverosimile e la fila al botteghino che è iniziata molto prima del fischio d'inizio e si è protratta con la partita che era già iniziata da un pezzo. Nell'epoca in cui il calcio in tv ha declassato i dilettanti relegandoli spesso a giocare di fronte ad una manciata di appassionati, partite come quelle tra la Neania Casteldelpiano ed il Sorano hanno l'effetto di riconciliare con gli autentici valori dello sport e forse possono essere di esempio positivo rispetto a ciò che talvolta avviene negli stadi di serie A. Infatti se il Sorano ha meritatamente vinto per 2 a 1 festeggiando con l'intero paese il ritorno in prima categoria a distanza di dodici anni dall'unica apparizione in questo campionato, la Neania Casteldelpiano non può essere definita sconfitta essendo uscita a testa alta dallo stadio Niccolai. Può sembrare una frase fatta ma tra Sorano e Neania ha vinto lo sport. Più numerosi i supporters amiatini, più coloriti i biancocelesti di Sorano che si sono presentati dotati di trombe e batteria accompagnando a suon di musica le azioni della loro squadra. Entrambe le tifoserie hanno attuato un principio semplice che però raramente viene rispettato: incitare la propria squadra senza inveire contro gli avversari, un bel modo di dimostrare qual'è l'essenza del tifo. Alla fine i soranesi erano in festa, i cioli erano un po' delusi ma non chiamateli sconfitti, hanno vinto anche loro la gara del fair play.