Vincenzo Sabatini compie 42 anni. Auguri al numero 1 dei numeri 1.

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Questa volta facciamo un'eccezione, non è consuetudine ricordare i compleanni ma per spegnere le 42 candeline sulla torta di Vincenzo Sabatini, (la sua data di nascita è 8 febbraio 1970),  ci concediamo questa deroga. D'altronde Sabatini è un personaggio fuori dalla norma, capace di collezionare quasi 800 gettoni di presenze nei campionati dilettanti in 26 anni di calcio giocato. Oltre un quarto di secolo in cui ha saputo farsi apprezzare per le qualità tecniche, per la passione, per la serietà, per l'attaccamento alla squadra e per tante altre cose, non ultima quella che viene chiamata qualità umana e che per Vincenzo Sabatini assume le sembianze dell'amicizia, un valore a lui molto caro. Una storia calcistica iniziata il 29 marzo 1987 quando Francesco Salerno lo fece esordire in prima categoria con il Porto Ercole nella delicata partita contro il Monteroni d'Arbia. Vincenzo Sabatini aveva poco più di 17 anni e nessuno poteva immaginare che quel giorno iniziasse la storia di un personaggio che nel suo ruolo è ormai un mito. L'anno dopo Sabatini vinceva il primo campionato sotto la guida di Alfredo Carotti, il suo attuale allenatore dell'Orbetello. A 20 anni Vincenzo concretizza un altro sogno, diventare il portiere del Grosseto. L'esordio avviene il 10 dicembre 1990 in Sardegna, nella partita contro il Gialeto. Il sogno dura 125 partite tra fasi esaltanti e momenti tristi come quando in ritiro a Semproniano arriva la notizia che il Grosseto non si era iscritto al campionato di serie C2. Quindi il mondo del professionismo è stato soltanto sfiorato, quasi accarezzato, ma le sensazioni più belle restano nel cuore di Vincenzo Sabatini: "ricordo che grande emozione era attraversare il sottopassaggio e fare l'ingresso sul rettangolo di gioco di quello che ancora era chiamato stadio Olimpico e che soltanto più tardi sarebbe stato intitolato a Carlo Zecchini. Di quel periodo conservo lo splendido rapporto con i tifosi ed anche tutto ciò che mi ha insegnato Moreno Dottarelli, uno straordinario preparatore dei portieri ed una persona fantastica. Il rammarico è quello di non avere avuto in quel periodo un presidente come Piero  Camilli, con il comandante mi sarei esaltato".  Dopo questa fase la carriera di Vincenzo Sabatini è proseguita con le maglie della Pianese, del Montalcino, del Rosia, dell'Aurora Pitigliano, dell'Albinia, dello Scansano e quindi dell'Orbetello, il suo attuale club di appartenenza. Una squadra di giovanissimi quella lagunare, Vincenzo Sabatini è un po' l'allenatore in campo: "riuscire a salvarsi quest'anno avrebbe un grandissimo valore, penso che ce la possiamo fare". Il presidente dell'Orbetello Palmiro Bosi esprime benissimo il sentimento che nutre nei confronti di Sabatini: "Vincenzo è immenso, è un punto di riferimento per i suoi compagni di squadra. Inoltre sta disputando una stagione fantastica, le sue parate ci hanno fatto guadagnare molti punti". Sabatini vuole condividere i complimenti con il preparatore dei portieri: "Pierluigi Piro mi sta allenando con efficacia e professionalità, è anche grazie a lui se sono così in forma". Se gli chiediamo cosà vorrà fare da grande risponde che ha ancora tanto tempo per pensarci, mentre alla domanda su qual'è il sogno nel cassetto dice: "mi piacerebbe vincere un altro campionato". Anche fuori dal campo è un punto di riferimento essendo il rappresentante dell'Associazione Italiana Calciatori per la Toscana. A noi non resta che augurarti buon compleanno, grande Vincenzo, invitando ogni ragazzo che si avvicina allo sport a prenderti come esempio di uomo e calciatore.

Si ringrazia il Fonteblanda calcio per la gentile concessione delle foto.              

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