INTERVISTA - GIANLUIGI FERRARA CURSORE DI FASCIA DELL'U.S. BRACCAGNI DI PINO PISICCHIO

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Di Pino Pisicchio

Gianluigi Ferrara, anni 30, Ingegnere, colonna portante del Braccagni di Mr Chiofalo, ha iniziato il suo iter calcistico nelle giovanili del Sauro nel 1987 e poi Siena per poi esordire in Serie D nell'U.S. Grosseto, Badesse in eccellenza, La sorba e Montalcino in promozione poi Montieri e per 5 anni nell'Alberese oltre a Batirose, Maglianese e Braccagni dove tutto'ora milita.

D: I propositi di questa tua nuova squadra, il Braccagni, quali erono ad inizio campionato?

R: Ad inizio campionato l'obiettivo era e continua ad essere quello della salvezza.

Dopo un inizio dignitoso - 15 punti nelle prime 5 partite - siamo incappati in una serie di sconfitte

dovute ad infortuni ed a squalifiche. Tuttavia Mister chiofalo e la Società ci hanno sempre incoraggiato

ed hanno sempre creduto nel gruppo che è sempre uscito dal campo a testa alta.

D:Come reputi il tuo rendimento sinora?

R: Sino a questo momento il mio rendimento lo reputo più che soddisfacente.

Da centocampista sono riuscito a segnare 3 volte, ho avuto molte occasioni di entrare in area

e creare sia episodi di calcio da rigore che colpire i "legni" della porta. Spero quindi di avere nel girone di ritorno di sempre una buona tenuta fisica per continuare ad apportare il mio contributo alla squadra.

D: Il Braccagni ha fatto quattro innesti importanti a Dicembre, pensi che l'equilibrio della squadra ora sia più

soddisfacente?

R: Si, credo che nel girone di ritorno con questi innesti e con i rientri degli infortunati potremmo non solo raggiungere una tranquilla salvezza ma sperare in qualcosa di meglio.

D: La sconfitta casalinga contro i tuoi ex compagni dell'Alberese era nelle previsioni o ti brucia in modo particolare (calcisticamente parlando)?

R: La sconfitta non era nelle nostre previsioni. Dopo un primo tempo dove abbiamo creato tanto e dato adito a due episodi da moviola per altrettanti atterramenti in area da rigore, nel secondo tempo abbiamo pagato con qualche disattenzione di troppo. Ovviamente speravo in una vittoria anche se a seguito degli anni passati ad Alberese e degli affetti personali che mi legano a questo paese sono meno amareggiato della sconfitta.

D:Ora che le hai incontrate tutte, quale o quali squadre pensi possono puntare alla vittoria del campionato?

R: Non sono tra quelli che pensano "speriamo che sia una squadra maremmana a vincere il campionato", mi auguro che a vincere sia quella che gioca il miglior calcio. E ad oggi credo che a meritarsi la vittoria del campionato sia il Pienza.

D:Nelle varie squadre che puntano alla vittoria finale le differenza spesso la fanno gli attacanti. Ritieni questo un elemento risolutivo o vi sono altre componenti che qualificano il rendimento di una squadra?

R: Il ruolo dell'attacante e del portiere ritengo che siano tra i più importanti per una squadra. Avere delle punte che segnano o dei giocatori che sfruttano al meglio le palle inattive sia fondamentale, visto che in queste categorie il 70% delle reti avviene su punizione o calci d'angolo.

D: Pensi che nel girone di ritorno ci sia più da soffrire, sia in testa che in coda?

R: Si, nel girone di ritorno ci sarà da soffrire tanto in testa quanto in coda alla classifica.

Infatti già da Domenica prossima incontreremo il Montieri che avrà sicuramente voglia di vincere per risalire di alcune posizioni. Le squadre che hanno trovato i giusti equilibri e vedendosi ridurre di settimana in settimana le possibilità di fare punti, daranno il massimo per raggiungere gli obiettivi prefissati ad inizio stagione.

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