Gli splendidi 50 anni dell'Argentario

Altre Notizie

50 anni e non sentirli, anzi conservare ancora intatto l'entusiasmo del primo giorno. E' questo il sentimento emerso in occasione del compleanno dell'Argentario calcio che ha festeggiato il primo mezzo secolo di vita. Gli attuali dirigenti della S.S. Argentario sono stati impeccabili, ideando e realizzando un'idea di festa che poteva sembrare irrealizzabile. Invece è stato centrato l'obiettivo senza bisogno di effetti speciali ma più semplicemente facendo leva sul fascino che la maglia biancoazzurra ha sempre trasmesso verso chi ha avuto la soddisfazione e l'orgoglio di indossarla. Un senso di appartenenza che è emerso prepotentemente in maniera evidente, tra qualche lacrima che ha rigato il viso di qualcuno e la gioia di rivedere compagni di squadra e amici con i quali si è condiviso un percorso umano, un tragitto di vita che attraverso il calcio ha forgiato il carattere di ragazzi adesso diventati uomini. Un mix di emozioni e considerazioni che ha prodotto una serie di piccoli e grandi momenti che resteranno scolpiti a lungo in maniera assolutamente indelebile nella memoria di chi ha partecipato. Per elencare ciò che è successo nella giornata dedicata a questo speciale compleanno non sarebbe sufficiente un'intera enciclopedia, per cui ci limitiamo ad alcuni flash che rendono l'idea del clima creato dalla manifestazione. Nella celebrazione della Santa Messa, al momento dell'offertorio i rappresentanti dell'Argentario calcio hanno portato in dono oggetti calcistici e quando il presidente Romolo Rosi ha consegnato al sacerdote un pallone, il parroco Don Sandro Lusini non ci ha pensato un attimo ed ha iniziato a palleggiare con ottimo stile malgrado la tonaca rappresentasse in quel frangente un indumento poco idoneo. Poi Sergio Wongher ha confermato di essere una straordinario icona del calcio argentarino, sottolineando quanto sia gratificante e nel contempo pesante indossare la maglia dell'Argentario calcio che rappresenta non soltanto mezzo secolo di storia calcistica ma anche 50 anni di vita a Porto Santo Stefano. Concetti ripresi ed elaborati anche dall'assessore allo sport del comune di Monte Argentario Fabrizio Arienti e dal sindaco Arturo Cerulli. Un altro momento toccante è stato quando è stata scoperta la targa che intitola lo stadio Maracanà all'indimenticabile presidente Aldo Bussi, patron della società per 25 anni. In una terra dove il calcio è materia popolare ma anche delicata, Bussi ha sempre messo d'accordo tutti con la sua sagacia, esperienza e con l'innata capacità di saper parlare alla gente. Pertanto sarà stupendo da ora in poi scrivere che l'Argentario gioca le partite casalinghe allo stadio Aldo Bussi piccolo Maracanà. Altrettanto importante è stata l'inaugurazione della targa che ha intitolato la tribuna al compianto Valentino Pucci, persona che aveva nel cuore l'Argentario e che si è distinto sia in veste di calciatore che nel ruolo di perfetto custode dell'impianto sportivo. Da sottolineare lo speciale dvd realizzato dal tredicenne Gianluca Galatolo che con l'ausilio di foto d'epoca, alcune delle quali inedite, ha realizzato un prodotto fantastico che ha ripercorso le tappe più significative di 50 anni di storia calcistica. Senza dimenticare l'intrigante maglia celebrativa dei 50 anni con cui la prima squadra allenata da Alberto procaccini è scesa in campo contro il San Quirico d'Orcia, regolando il team senese con un classico 2-0 maturato grazie alle reti siglate da Cedroni e Costanzo. Dopo l'apoteosi raggiunta in questa occasione i dirigenti, i giocatori e la tifoseria è tornata a concentrarsi sui prossimi 50 anni di storia che promettono di regalare ancora molte emozioni e momenti esaltanti.

OGGI SU 1 SPORT

TESTATA GIORNALISTICA REGISTRATA AL TRIBUNALE DI GROSSETO N.7/10

P.IVA 01425990536

Vivi Grosseto è Patrocinato da

logo provincia di GrossetoLogo comune di Grosseto