Post Scriptum di Stefano Rosini

Di Stefano Rosini

Il calcio è il gioco più bello del mondo, e grandi poeti hanno scritto versi bellissimi in merito.
Un tempo si giocava per strada, dipigendo le porte sui muri esterni delle case o nei campetti di periferia in terra battuta, con le ginocchia sempre sbucciate e infinite discussioni su ogni fallo, ma alla fine si vinceva tutti.
Oggi manca proprio questo. Manca il calcio fatto in strada, manca la possibilità di giocare in libertà, manca la possibilità di giocare ad " altro".
Quei giochi tradizionali che facevano pensare , che esaltavano la strategia , che allenavano il cervello.
Pensiamo che impatto benefico hanno questi giochi popolari dal punto di vista didattico ed educativo
Certo sport strutturati come il basket o il calcio hanno i effetti benefici sulla saluta psicofisica dei bambini però non sono meno importanti di un gioco di strada e potrebbero essere proposti al bambino più tardi, ad uno stadio successivo.

Ecco perchè mi preme sottolineare l’importanza dei giochi popolari, non solo come passatempo per i bimbi, ma, soprattutto, come una delle forme più adeguate (e dimenticate) di gioco formativo in più portano in sé notevoli spunti educativi che rispondono ai bisogni di individualità, creatività, movimento e sono realizzabili in qualsiasi situazione ambientale.