Post Scriptum di Stefano Rosini

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2014, anno in cui il calcio italiano ha subito un colpo mortale ?
Mi rivolgo a coloro che pensano di si. Io affermo che non è morto certo adesso, ma è morto da quando per fare un biglietto bisogna andare a metà settimana dal rivenditore autorizzato, invece che prima della partita al botteghino,
- da quando per andare in trasferta bisogna fare una tessera in banca e per farla tra un po' chiederanno anche il prelievo del sangue,
- da quando invece che giocare la domenica alle 15:00, o al massimo il sabato sera si gioca dal venerdi' al lunedi', con orari assurdi tipo le 19:00 o le 21 del lunedi' con temperature sottozero,
- da quando per vedere una partita bisogna passare 10 cancellate di ferro una dopo l'altra.
Ma non solo questo.
Dopo il disastro italiano dei mondiali avevo letto una intervista sulla Gazzetta dello Sport a Bierhoff, direttore generale della nazionale tedesca.
Ecco la Germania in 10 anni ha speso circa 600 milioni di Euro per i giovani. Le società della Bundesliga dedicano uno o due fine settimane al mese ai bambini. Infatti invitano decine di bambini ai campi di calcio e li fanno divertire. La domenica partecipano anche i giocatori della prima squadra. Scelgono i talenti e li invitano agli allenamenti. Giocatori come Thomas Mueller, Goetze, Reus, Neuer, sono usciti tutti dai bambini.
E poi c'è la disciplina nella nazionale: Prince Boateng, giocatore della Nazionale come suo fratello Jerome fu buttato fuori dalla Nazionale tedesca perché senza disciplina e con uno stile di vita non adeguato.
Semplicemente....abbiamo seminato vento e oggi raccogliamo tempesta.

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