Cittadella-Grosseto: Cronaca e Tabellino

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Di Elena Fazzi

Cittadella. E' stato il più brutto Grifone dell'anno quello che è sceso in campo quest'oggi al Tombolato di Cittadella. Partito con i buoni propositi di strappare la prima vittoria stagionale in trasferta, i Biancorossi offrono una prestazione opaca al cospetto di una squadra che ha fatto della velocità la sua arma migliore.

Ugolotti vara un inedito 4-2-3-1 con Federici e Olivi entrambi reduci da infortuni al rientro da titolari e con Gerardi, unica punta, sostenuto da Caridi, Mancino e Alessandro che si sistemano sulla trequarti. Consonni e Moretti sono i due centrali di centrocampo con il compito di creare gioco. Il Cittadella risponde con un attacco formato da Di Nardo e Maah, pochi centrimetri e tanta corsa. In campo anche l'ex biancorosso Vitofrancesco.

La partenza è di quelle brucianti. All'ottavo minuto, dopo una pressione esercitata fin dai primi secondi della gara, il Cittadella passa in vantaggio: su calcio d'angolo spunta la testa di Maah che, seppur non altissimo, sfrutta un buon tempismo ed insacca. Il gol a freddo stordisce il Grosseto che, appena passato il quarto d'ora, rischia di capitolare per altre due volte, ancora con Maah, fermato da Narciso, e con Schiavon, il cui tiro esce di poco. I pericoli corsi non sembrano svegliare i ragazzi di Ugolotti che non appaiono in grado di rimettere in piedi la gara. E al 27' arriva, inevitabilmente, il meritato raddoppio dei padroni di casa: Di Nardo sbuca dalla sinistra, si presenta a tu per tu con Narciso, che accenna solamente l'uscita, e piazza un preciso diagonale che finisce in rete. Le proteste per un precedente fallo su Giallombardo, rimasto anche a terra nel proseguo dell'azione, sono vane. E' notte fonda per il Grifone che riuscirà a farsi vedere dalle parti di Cordaz solo con un colpo di testa deviato di Caridi.

Il passivo di due gol spinge Ugolotti ad apportare dei cambiamenti già prima della fine del 1° tempo, con l'ingresso in campo di Alfageme per uno spento Alessandro. Nella ripresa, nonostante un possesso palla prolungato, il Grosseto non riesce a rendersi pericoloso, gestendo la palla con troppi passaggi e dando vita ad una manovra troppo elaborata e lenta per pensare di poter far male. Neanche i tanti angoli e le punizioni concesse dai volenterosi padroni di casa fruttano occasioni. E', anzi, il Cittadella a rendersi pericoloso con azioni di contropiede fulminee che colgono di sorpresa la retroguardia maremmana, salvata solo dalle imprecisioni di Maah e dalle prodezze di Narciso. L'ingresso di Zanetti per Mancino e il cambio di modulo, che diventa un 4-3-3, non portano i benefici sperati dal Mister. Anche la mossa disperata di spostare Olivi in attacco negli ultimi minuti risulterà inutile. Unico tentativo degno di nota dei Biancorossi è un tiro ravvicinato di Federici sugli sviluppi di un calcio d'angolo, che chiama Cordaz all'unico intervento di giornata. E' una sconfitta, dunque, meritata, quella rimediata in terra veneta, che deve far riflettere su una prestazione non all'altezza.

 

Cittadella: Cordaz, Martinelli, Gasparetto, Pellizzer, Marchesan, Vitofrancesco (82'Job), Busellato (68' Magallanes), Schiavon, Bellazzini, Di Nardo (73′ Di Carmine), Maah.

A disposizione: Pierobon, Scardina, Branzani, Di Roberto.

Allenatore: Claudio Foscarini

Grosseto: Narciso, Formiconi, Olivi, Federici (81 Ronaldo), Giallombardo, Moretti, Consonni, Alessandro (42' Alfageme), Mancino (61' Zanetti), Caridi, Gerardi.

A disposizione: Lanni, Petras, Antei, Asante.

Allenatore: Guido Ugolotti

Arbitro: Massimiliano Irrati di Pistoia. Assistenti: Giacomo Paganessi di Bergamo e Valentino Fiorito di Salerno. IV Uomo: Giorgio Peretti di Verona.

Reti: 8′ Maah, 27′ Di Nardo.

Calci d’angolo: 5-7.

Recupero: 1′ e 4′.

Ammoniti: Formiconi, Di Nardo, Bellazzini, Consonni, Maah.

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