Soddisfazione per i tre piloti Turchi, Biondi e Grassi che chiudono il Sahary Rally di Algeria in buona posizione

Altre Notizie

Grosseto. E' stata una bella esperienza per i tre piloti maremmani Stefano Turchi, Tommaso Biondi e Gianluca Grassi, appena rientrati dopo la bella esperienza al Sahary Rally di Algeria, gara di 1500 chilometri sulla sabbia del deserto. Durante la competizione tutto è più o meno filato liscio con i tre grossetani bravi a tagliare il traguardo di Orano senza particolari difficoltà. L'adesione al Sahari Rally 2017, gara che si è corsa nei primi giorni di dicembre è stata numerosa e internazionale. I centauri di casa nostra hanno concluso le loro fatiche chiudendo con il dodicesimo posto di Grassi, seguito a ruota da Biondi tredicesimo e subito dopo da Turchi quattordicesimo. Sono posizioni di classifica di tutto rispetto per i tre grossetani, tenendo conto che hanno dovuto sbaragliare la concorrenza di 13 equipaggi italiani, 16 francesi, 2 spagnoli, un portoghese e un austriaco tra i 90 che si sono presentati al via della competizione africana molto agguerriti. La carovana partita da Oran, dopo la cerimonia inaugurale alla presenza delle autorità è arrivata all’oasi di Taghit, base delle successive quattro tappe a margherita attraverso le meravigliose dune del Grande Erg Algerino. Chiaramente per i tre grossetani non è stata una gara tutte rose fiori. Non sono mancate le difficoltà e gli imprevisti che ha messo a dura prova uomini e mezzi. Primo fra tra tutti il clima, molto rigido in questo periodo e poi i percorsi, a tratti scorrevoli e guidati, ma anche molto impegnativi e tecnici, con attraversamenti di un vero mare di dune per chilometri e chilometri, alle porte dell'immenso Sahara. L'organizzazione ha affidato ai militari algerini parte del controllo del territorio. Il corpo militare ha gestito anche le emergenze sanitarie, in modo ineccepibile e con grande dispiegamento di mezzi. Turchi, Biondi e Grassi si sono affidati all’ assistenza meccanica della Fz Racing di Fabio Zanone, coadiuvato dal pluri dakariano Giampaolo Quaglino dimostrando come sempre di essere di prim’ ordine gestendo benissimo le moto e la logistica. Comunque è stata una grande soddisfazione per Stefano Turchi promotore dell'iniziativa che ha fatto un po' da “Chioccia”guidando la sua Ktm 690 Rally, sempre insieme agli altri due piloti di casa nostra, senza badare troppo alla classifica, per condividere e assistere in caso di difficoltà gli amici un po’ meno esperti in questo genere di gare. Stefano Turchi commenta in maniera positiva l'esperienza algerina “Bella gara in un deserto stupendo. Lo sapevamo. Siamo andati in Algeria anche per quello. Bravi i ragazzi che hanno stretto i denti e mantenuto un buon passo. Per me, è stato un vero piacere e una soddisfazione curare da vicino i miei due amici piloti e arrivare al traguardo insieme a loro superando via via le difficoltà che si presentavano, guidando a ritmi leggermente più lenti e senza particolari pressioni. E stato un ottimo allenamento per riprendere dimestichezza con la navigazione e la guida su questi terreni, veramente unici, che non vedevo da due anni. Speriamo che non ne passino altri due prima di poter avere altre occasioni” “La gara è stata più dura del previsto” Aggiunge Tommaso Biondi subito dopo avere tagliato il traguardo provato dalla gara, ma soddisfatto “Sopratutto per il freddo patito e per l'escursione termica fra la notte e il giorno Dall'acqua che congelava nella notte passando alle alte temperature sulle dune a mezzogiorno. Ma questi sono i rally africani e almeno una volta al giorno pensi " Ma chi me l'ha fatto fare?" Poi i paesaggi , l'ospitalità algerina e la passione ci hanno ripagato di tutto. Le difficoltà diventano argomenti su cui scherzare a fine tappa con gli altri piloti. E appena sei tornato vorresti ripartire subito” Entusiasta della sua esperienza anche Gianluca Grassi “Questa in Algeria è una gara che tecnicamente ancora può crescere, collocandosi nel calendario annuale come appuntamento imperdibile per la varietà di terreni e la possibilità di spaziare su un fronte di 600 chilometri di deserto nel Sahara. Ho sofferto gli sbalzi termici che sono stato colmati dalla grande ospitalità e senso di sicurezza dell'Algeria. Certamente se saremo sostenuti e ci saranno le condizioni torneremo il prossimo anno con l'impegno di essere protagonisti” Potendo contare sulla sua esperienza Turchi aggiunge “Senza l'aiuto dei nostri sponsor non avremmo potuto partecipare alla gara. La nostra speranza è quella che si possa continuare a collaborare, anche per altre competizioni, con la Ditta Marini S. Distribuzione Esclusiva di prodotti alimentari, in modo da poter concretizzare nuove sfide in futuro, insieme a miei amici. Anche i partner abituali, come la ditta Marini, Granarolo S.p.A., il Caseificio Sabelli, e il produttore di Gorgonzola Palzola, che si sono subito appassionati alla sfida spero che rinnovino il loro aiuto al nostro piccolo team” Il centauro maremmano aggiunge i ringraziamenti alla Vemar “Che ci ha fornito i caschi. Alla ditta Plastiho che ha curato gli adesivi e alla Ditta Gisea che ha fornito l’abbigliamento del dopo gara” Massimo Galletti

OGGI SU 1 SPORT

TESTATA GIORNALISTICA REGISTRATA AL TRIBUNALE DI GROSSETO N.7/10

P.IVA 01425990536

Vivi Grosseto è Patrocinato da

logo provincia di GrossetoLogo comune di Grosseto