Lo stilista dei traversi, il nuovo libro di Andrea Cordovani venerdì a Piombino

PIOMBINO. C’era un tempo in cui Piombino era una delle capitali del rallismo. Passione allo stato puro per cilindri, traversi e imprese dal sapore epico. In quella realtà a cavallo fra gli anni ’70 ed ’80 parte la storia di Riccardo Valentino, camionista piombinese che incantò generazioni intere con le sue magie al volante di una macchina da corsa. “Riccardo Valentino, lo stilista dei traversi” è il libro che racconta le sue imprese scritto dal giornalista follonichese Andrea Cordovani, caporedattore di Autosprint ed ex collaboratore de Il Tirreno, che presenterà il suo lavoro venerdì 30 gennaio al ristorante La Rotonda in via Adige a partire dalle ore 20,30.
Nell’opera, scritta assieme a Mauro Parra e Sandro Carrara, sono ripercorse tutte le stagioni di gara di Riccardo, classe 1956, piombinese di padre casertano e madre elbana del Cavo. Valentino è stato capace di lasciare un segno profondo nel mondo del rally: nei dieci anni di attività dal 1977 al 1987 ha corso quarantadue gare vincendone due, regalando show sensazionali a bordo di vere e proprie leggende dell’automobilismo come la Ford Escort, la mitica Lancia Stratos, la Talbot Lotus. Un filo sopra le righe, capace di spettacolo allo stato puro anche all’interno dell’allora Italsider quando si permetteva di intraversare pure il camion, Valentino è stato simbolo ed icona dei tifosi piombinesi, veri e propri cultori dei rally, una malattia con numerosi praticanti ed un seguito di appassionati tosto e partecipe.
L’opera che è venuta fuori supera le duecento pagine e restituisce parte di quel sapore e di quella passione, a tratti borderline col fanatismo. “Riccardo Valentino, lo stilista dei traversi” è edito dalla Scuderia Centro-Sud collana 98 ottani di Venturina, costa 25 euro ed è già oggetto di culto per i rallisti incalliti di quegli anni. La presentazione sarà preceduta da una esposizione di vetture da rally in piazza Verdi, compresa la Stratos con cui Valentino vinse ad Alba Adriatica ed a Melfi.
Michele Nannini