Dakar, Casuccio fermato per danneggiamenti

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BUENOS AIRES. Il pilota di Follonica Matteo Casuccio è stato fermato ed arrestato nella notte fra giovedì e venerdì dalle autorità cilene assieme ad un collega olandese, Kees Koolen. L'accusa è quella di aver corso un tratto della quinta tappa della Dakar su dei sentieri archeologici ed averli danneggiati. Sia Casuccio che Koolen infatti sono usciti dal tracciato originale per immettersi in alcuni sentieri archeologici di alto valore storico e patrimoniale, un percorso utilizzato dall'esercito cileno durante la guerra del Pacifico e quindi posto sotto tutela dalle autorità di Santiago.
Trasferiti dal campo base al posto di polizia di Antofagasta sono stati interrogati per poco meno di un'ora per poi essere rilasciati e fare ritorno all'accampamento della Dakar. "Sono stato prelevato direttamente al bivacco da uno squadrone di poliziotti alla presenza del ministro dei beni culturali in diretta tv cilena - le parole di Matteo - l'accusa è appunto quella di aver attraversato un sito archeologico durante la speciale. Per loro un sito archeologico sono quattro sassi uno sopra all'altro in un mare di altri sassi, durante la tappa ho visto sassi per 450 chilometri consecutivi; di certo non volevamo danneggiare niente del patrimonio archeologico, ci scusiamo per quanto successo, é stato solo un errore. La corsa é molto complicata, ci sono situazioni difficili da gestire, corriamo ormai da cinque giorni e purtroppo possono esserci degli errori."
Nella mattinata di venerdì Casuccio è ripartito ma si attende comunque un eventuale futuro nuovo avviso di comparizione che potrebbe impedire al centauro del Golfo di lasciare il Cile quando la carovana entrerà in Bolivia.
Michele Nannini

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