Grosseto nel progetto della costruzione del nuovo stadio di Pisa

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Di Massimo Galletti

Grosseto. L’Italia è, tra i paesi più evoluti in termini calcistici. Purtroppo il dato negativo arriva dalla sua capacità di assorbimento in termini di mercato, di scarsità di servizi e stadi sovradimensionati rispetto al pubblico cui si rivolge. I dati sono allarmanti. L’epoca di costruzione del 33% degli stadi di serie A e B è compresa tra il 1920 ed il 1937. Un 27% è stato realizzato tra il 1950 ed il 1970 ed il restante 33% tra il 1972 ed il 1990, anno dell’edizione italiana dei
Mondiali di calcio. Solo gli stadi di Torino, Padova e Reggio Emilia, sono di recentissima
costruzione. Il 19% degli stadi italiani dalla seria A alla serie C risulta agibile salvo deroga, il 38% agibile con prescrizioni, solo il 43% è conforme alle normative. Ma grazie alla Juventus ed al suo gioiello, lo Juventus Stadium, si è capito che il futuro sarà quello degli stadi di proprietà delle società sportive, siano esse di serie A come di serie C, ed un grande fermento è in atto, presso tutti i club professionistici italiani, che hanno capito che uno stadio di proprietà vuol dire patrimonializzare la squadra. E’ su questa base che l’A.s. Geosport l’Associazione Sportiva
dei Geometri italiani è partita con un progetto ambizioso. Quello di realizzare in tempi brevi uno stadio moderno che non serva soltanto alla pratica agonistica, ma che possa funzionale a 360^. A questo scopo la Geosport ha stretto una collaborazione con lo Studio Gauarena e l’Arch. Gino Zavanella il progettista dello Juventus Stadium, per una eccezionale opportunità di formazione professionale e crescita personale attraverso uno straordinario percorso che condurrà i partecipanti ad essere i progettisti del più innovativo stadio italiano, il nuovo Stadio di Pisa. E di questo progetto, che comprende 150 geometri provenienti da tutta Italia, fanno parte anche due professionisti maremmani come Paola Borracelli attuale presidente provinciale del collegio grossetano e Giorgio Monaci di Seggiano. “E’ un progetto straordinario” Spiega Borracceli “ Il territorio nazionale è stato suddiviso in n. 8 macro-regioni, in ognuna delle quali è stato organizzato un gruppo di lavoro di min. 30, massimo 50 geometri e geometri laureati a cui è stato affidato un argomento specifico. Si va dal sito dove dovrà essere costruito il nuovo stadio, alla sostenibilità, ai settori, al progetto architettonico, per arrivare alla gestione dello stesso impianto. Inoltre il progetto dovrà avere anche un impatto eco sostenibile con l’ambiente. Un lavoro in team, dove ognuno di noi avrà un ruolo fondamentale. A monte c’è un grande lavoro di ricerca per l’acquisizione dei parametri che determineranno le scelte progettuali. Sono alcune delle prerogative che caratterizzeranno questa esperienza” Quando terminerà il progetto? “ Difficile fare previsioni per il momento. Abbiamo iniziato il 15 Gennaio di quest’anno a Pisa, con la prima sessione plenaria, e terminerà sempre a Pisa con la cerimonia di presentazione del progetto alla città ed alla “A.C. Pisa 1909”. Nel progetto ci saranno la mia firma e anche quella del collega Monaci” conclude Borracelli “Una grande esperienza che ci arricchirà non soltanto dal punto di vista professionale”

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