Grifone, è tutto da rifare

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Tutto azzerato in casa biancorossa dopo settimane di trattative. Dopo una giornata di colpi di scena in serata è arrivata la ufficialità che la trattativa per il passaggio di proprietà delle quote sociale dell’Us Grosseto è . Dopo dichiarazioni che davano per scontato la conclusione della trattativa (mancavano soltanto alcuni dettagli, si diceva, tanto è vero che era già stato fatto un programma) tutto è saltato perché l’accordo non è stato raggiunto. Noi non siamo mai stati a conoscenza dei dettagli sulla trattativa per cui ci è impossibile fare una valutazione oggettiva. Dobbiamo soltanto registrare le dichiarazioni rilasciate dalle due fonti. Ecco la nota arrivata dalla parte di coloro che avrebbero dovuto rappresentare i futuri proprietari della nuova società. ‘Gli avvocati Federico Bagattini e Roberto Cerboni - si legge in un comunicato - ciascuno per la parte che li riguarda, dichiarano, alla luce della mancata, ad oggi, concretizzazione delle condizioni, anche temporali, rese note per la acquisizione delle quote sociali dell’U.S. Grosseto da parte di chi aveva richiesto all’avvocato Bagattini di assumere la carica di presidente, di revocare la disponibilità in tal senso manifestata. Tale decisione è intervenuta all’esito di un confronto telefonico avuto con la persona dell’azionista di riferimento, signor Piero Camilli, la cui correttezza e trasparenza nella conduzione di questa vicenda non è in alcun modo da porre in dubbio. Naturalmente la revoca di intenti si estende anche all’avvocato Roberto Cerboni cui era stata chiesta analoga disponibilità ad assumere ruoli strettamente collaborativi con colui che sarebbe dovuto divenire il presidente’. Una riflessione anche da parte di Ermanno Pieroni il cui ruolo è stato, prima, quello di mediatore tra le due parti,e, poi, di consulente tecnico della parte che avrebbe dovuto rappresentare i futuri proprietari. ‘Mi auguro che che, nonostante il ritardo, la trattativa possa andare in porto’. Infine abbiamo ascoltato il patron Piero Camilli. ‘Più di così cosa posso fare? Ho pagato la iscrizione, ho pagato la fideiussione e torno a ripetere: chi vuole la società si faccia avanti: io la regalo’. A parte le diverse dichiarazioni che possono dare adito a diverse interpretazioni da parte degli sportivi, il dato oggettivo è uno solo: il Grosseto, quando siamo giunti al 23 luglio, è ancora a quota zero, forse, sotto zero, per quanto riguarda il prossimo campionato di Lega Pro. Non c’è un presidente (forse potrebbe essere la volta di Fabrizio Sonnin) non c’è un allenatore (ma in giro, per quello, ce ne sono tanti), non c’è un direttore sportivo (anche se Vincenzo Minguzzi è pronto per la chiamata), non c’è una ad eccezione di Asante, Biraschi, Formiconi, Giovio, Gioè, Onescu e dei quattro ’95 ‘promosssi’ dalla Berretti (Grossi, Prati, Amorfini, Serdino). In quali condizioni il Grosseto affronterà il campionato di Lega Pro? Un rebus che, ancora una volta, dovrà esser risolto dal patron Piero Camilli il quale, sicuramente, sta trascorrendo delle vacanze non proprio rilassanti.

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