Rebus Albinia. Con il Lammari finisce 0-0, un risultato che conferma i rossoblù specialisti nei pareggi. Un difetto o una virtù?

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Albinia, questa sconosciuta. Dopo sei partite giocate in campionato diventa difficile fare una valutazione realistica sulle prospettive della squadra rossoblù nel campionato di Eccellenza. Cinque pareggi, una vittoria e nessuna sconfitta rappresentano uno score che può essere interpretato in vari modi. Chi vede il bicchiere mezzo pieno sottolinea il fatto che la squadra di Franco Cameli è ancora imbattuta e da tre partite non subisce reti. Inoltre questo rendimento garantisce tranquillamente la salvezza. Chi invece sostiene che il bicchiere è mezzo vuoto analizza che una vittoria in sei partite sono un bilancio in rosso, che non segnare neanche un gol in tre partite è allarmante e che se si vuole almeno provare ad avvicinarsi alla zona playoff occorre cambiare marcia. Insomma, dipende dai punti di vista e soprattutto dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. Ufficialmente la società afferma che l'unico obiettivo è la salvezza, non a caso il presidente Luca Vaselli alla viglia del match con il Lammari ha rimarcato che nello scorso campionato l'Albinia ha terminato il girone di andata a quota 11 punti. Adesso in classifica i punti conquistati sono 8 e restano dieci partite da disputare prima del giro di boa. Un ragionamento che invita a riflettere sul fatto che in questa stagione il rendimento sia migliore di quello dello scorso anno quando la salvezza arrivò in anticipo senza particolari affanni. Tutto questo è vero. Anzi, aggiungiamo che l'Albinia partecipa ad un campionato di grande spessore e di enorme difficoltà anche per la collocazione logistica. Infatti la squadra rossoblù non deve soltanto misurarsi con realtà calcistiche che hanno un bacino di utenza con numeri sproporzionati e con impianti sportivi di altra caratura rispetto a quelli su cui può fare affidamento l'Albinia, ma un'ulteriore difficoltà è legata al fatto di essere l'unica rappresentante del sud della Toscana in questo campionato, con tutte le difficoltà che ne derivano. Però nel calcio si fa presto ad assuefarsi e dopo quattro anni di partecipazione all'Eccellenza, la tifoseria sogna il gusto di entrare nella griglia dei playoff. Un'impresa difficile anche in considerazione delle squadre blasonate che partecipano al campionato, su tutte il Lucca Fc, erede della gloriosa Lucchese, e la Massese, entrambe rappresentanti calcistiche di capoluoghi di provincia e con decenni di calcio professionistico nel proprio Dna. Magari, se i pali colpiti da Saloni (nella foto) e Khouribech contro il Lammari avessero variato traiettoria di qualche centimetro regalando una prestigiosa vittoria l'analisi sulle prospettive del campionato sarebbe stata diversa e probabilmente avremmo scritto che arrivare nei playoff è un traguardo raggiungibile da questa squadra. Così va il mondo, anzi così va il campionato che assomiglia sempre più ad un romanzo dove ogni giornata è un capitolo diverso. Allora non resta che aspettare il prossimo capitolo che sarà scritto domenica prossima con la trasferta dell'Albinia sul campo del Pisa s.c. Considerando la forza dei nerazzurri che sono partiti con una penalizzazione di dieci punti poi ridotta a cinque, non sarebbe disprezzabile l'ennesimo pareggio, magari confezionato con il quarto zero a zero di fila.

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