Albinia : ora che la retrocessione è certa si guarda al futuro . Sarà un imprenditore di Albinia ed ex giocatore il nuovo Presidente

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ALBINIA La sconfitta casalinga con il Chiusi ha sancito definitivamente la retrocessione dell'Albinia. Si chiude così un periodo tra i più esaltanti della compagine maremmana che per ben sette anni ha partecipato al massimo torneo dilettantistico andando molto al di la delle proprie possibilità economiche , strutturali. Albinia, un paese di tremila anime , si è ritrovata a confrontarsi con realtà di altra caratura, di altro spessore. Nel giorno di quella che per antonomasia per una società rappresenta la maggiore debacle , ovvero la retrocessione, bisogna ripercorrere per onestà intellettuale con le memoria quanto questo gruppo dirigenziale e giocatori nel tempo hanno fatto. Ricordare come grazie a questi dal obsoleto Combi sono passati in questi anni squadroni come la Pistoiese, Pisa, Massese, Lucchese , tanto per citarne alcune. Compagini che solo nei sogni si poteva pensare potessero giocare in campionato contro i rossoblù. Poi l'annata no , quella attuale , un condensato di errori, sfortuna, situazioni conflittuali con gli arbitri, un annata dove tutto va storto e dove implacabilmente arriva una amara quanto tristissima retrocessione. Non è il momento di prendere un gessetto e dividere la lavagna tra i buoni e i cattivi, non sarebbe giusto per il gruppo dirigente di questo sodalizio che il 30 Giugno passerà la mano, per quello che ha fatto in questi tredici anni in cui ha tenuto le redini del sodalizio rossoblù. A loro occorre dire solo grazie. Ne tanto meno è questa l'occasione, quando sarebbe facile, di fare appunti a giocatori, individuare loro manchevolezze, dare le pagelle. Nel calcio nella vittoria cosi come nella sconfitta le “colpe” sono di tutte le componenti di una società. L'Albinia ha perso e dignitosamente e sportivamente ne prende atto e quel che conta guarda avanti. Il resto non conta. Anche perchè da queste parti la gente non è abituata a piangersi addosso, guarda al domani, sapendo che il futuro dipende solo da ognuno di loro. A proposito di futuro quello del sodalizio maremmano non sarà targato più famiglia Vaselli , cui per quanto fatto in questi anni occorre togliersi tanto di cappello. Sarà un imprenditore locale , già giocatore dell'Albinia e legato alla società e ai colori rossoblù, probabilmente a prendere in mano il sodalizio maremmano. Che certamente darà continuità a questa società , che dalla sua nascita ha rappresentato un fiore all'occhiello del calcio targato Costa D'Argento, continuando nella tradizione che però sia chiaro per obiettivi e capacità economiche non potrà più essere quella di questi anni, quella che ha fatto dell'Albinia per tanto tempo la terza forza del calcio maremmano dietro solo a Grosseto e Gavorrano.

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