L’arrivo a braccia al cielo ha sancito la bellissima vittoria di Bruno Sanetti alla prima prova del 10° Trittico D’Oro Tommasini

L’arrivo a braccia al cielo ha sancito la bellissima vittoria di Bruno Sanetti alla prima prova del 10° Trittico D’Oro Tommasini, con Giovanni Ciambriello secondo e Roberto Benedetti terzo. E’ questo l’epilogo avvincente dell’evento svoltosi mercoledì scorso a Buriano, con l’organizzazione del Marathon Bike e Avis Grosseto , con il patrocinio del Comune di Castiglione Della Pescaia in collaborazione con Acsi provinciale. Una gara che ha visto alla partenza oltre 80 ciclisti, nonostante il pessimo tempo, con tanti nomi di rilievo a partire dal campione italiano Gian Marco Agostini, che è sceso addirittura dal Veneto per centrare la sua 14° vittoria stagionale. Ma sulla sua strada ha trovato un super Bruno Sanetti, autentico attaccante e fuorioclasse almeno in queste categorie. L’atleta del VVFF Viterbo, ha infatti reso durissima la gara di circa 85 chilometri, che sulla carta doveva essere la più facile delle tre in programma. Al primo passaggio da Bozzone, il gruppo si è molto allungato e sotto la spinta del vincitore nasceva una fuga di 13 atleti, tra i quali Stefano Degl’Innocenti Pol. Italy Team, Francesco, Roberto Benedetti e Stefano Del Carlo del Team Stefan, Vladimiro Tarallo del Team Bike Civitavecchia, Vincenzo Rigirozzo e Claudio Giraldi del Gs Ontraino, Giovanni Ciambriello e Iuri Pizzi della Ciclo Point, Luigi Baldini del Gs Quercia,  Francesco Barni del Gs Baglini, Gianluca Colicci della Ciclistica Senese ed il Castiglionese del Marathon Bike, Adriano Nocciolini. Ad un giro dal termine, Roberto Benedetti sferrava un attacco, portandosi con se Giovanni Ciambriello della Ciclo Ponit, e ad seguire il rientro su i due di Bruno Sanetti. A questo punto i tre uomini al comando si involano al traguardo di Poggio Alberi, dove usciva subito di scena Benedetti, mentre come si diceva, Sanetti batteva di mezza bicicletta Giovanni Ciambrello. La seconda prova è prevista mercoledì 23 marzo, con l’arrivo sul punto più alto di Buriano.