Niente da fare per Andrea Di Luisa nel match che lo vedeva opposto al francese Cristophe Rebrassè

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Di Domenico Savino

Il match era valido per l'assegnazione di titolo dell'Unione europea nella categoria supermedi. Il pugile campano, ma ormai viterbese di adozione, ha abbandonato all'inizio dell'ottavo round: una decisione che ha sorpreso tutti, presa dal maestro Massai e dall'intero angolo del portacolori della scuderia Conti Cavini in quanto Di Luisa accusava già dalla terza ripresa fastidi al collo a causa di un colpo ricevuto. Fastidi che si sono progressivamente acuiti fino a diventare dolore intenso, che ha costretto il pugile italiano a subire in maniera sempre più passiva gli attacchi del francese. L'abbandono di Di Luisa si è verificato quando per due giudici su tre era in vantaggio di due punti (il terzo giudice dava invece Rebrassè avanti di un punto) e soprattutto dopo aver perso abbastanza nettamente la settima ripresa.

Si ferma, dunque, almeno per il momento la scalata di Andrea Di Luisa alla corona continentale, un traguardo che comunque resta negli obiettivi sia del pugile campano che della manager Rosanna Conti Cavini. La sostanziale integrità fisica di Andrea (al di là dello sfortunato episodio che gli è costata la sconfitta a Viterbo), il fatto di aver messo sotto un avversario tosto e tecnicamente dotato come Rebrassè e l'ottima risposta del pubblico viterbese costituiscono ragioni oggettivamente valide per considerare solo rinviato il sogno di conquistare il titolo dell'Unione europea.

Si diceva dell'ottima risposta del pubblico viterbese: almeno in 1300 hanno affollato le gradinate del PalaMalè, sostenendo con passione e affetto il match di Di Luisa. Particolarmente calorosi i militari della Scuola allievi marescialli dell'Esercito, colleghi di Di Luisa, caporal maggiore che presta servizio presso la storica caserma sulla Via Cimina.

Che l'incontro non fosse iniziato sotto i migliori auspici lo si era intuito già al momento delle presentazioni quando Franco Ciardi, speaker della serata, aveva comunicato l'assenza a bordo ring di Rosanna Conti Cavini, la manager grossetana che con la consueta competenza e abilità guida una colonia di pugili di sicuro valore. Subito dopo le operazioni di peso e la tradizionale conferenza stampa di presentazione dell'incontro, infatti, Rosanna Conti Cavini aveva accusato un malore che aveva consigliato l'immediato ricovero in ospedale. La situazione pareva piuttosto seria, ma per fortuna con il passar delle ore e soprattutto il confortante esito degli esami a cui i sanitari l'avevano sottoposta consentivano di poter ridimensionare l'entità del problema così da poter affermare che la signora Conti Cavini tornerà entro breve ad occuparsi a tempo pieno dei suoi pugili.

A sostenere tutta l’organzzazione era presente la figlia della promoter internazionale Rosanna Conti Cavini, Monia Cavini manager di tuuti i pugili con la segretaria Patrizia Contri e il genero Fabrizio Corsini.

Un ringraziamento particolare, da parte della signora Rosanna Conti Cavini, va alla famiglia Nicchi per la preziosa collaborazione data durante la serata, in assenza della stessa manager.

Affollatissimo il bordo ring a cominciare dal sindaco di Viterbo Giulio Marini, dall'assessore comunale Luigi Buzzi e provinciale Paolo Bianchini, dal presidente del Coni Livio Treta e soprattutto dai tanti viterbesi che hanno voluto sostenere con grande partecipazione la fatica e il sogno di Andrea Di Luisa.

Match che si presenta subito non facile per il campione partenopeo: Rebrassè ci sa fare e lo dimostra subito con una condotta che solo apparentemente sembra passiva nelle battute iniziali. Di Luisa usa con maestria il sinistro riuscendo ad entrare spesso nella guardia del francese, soprattutto con il gancio, Il round è sostanzialmente equilibrato con una leggera prevalenza per il pugile italiano. Stessa solfa nella seconda ripresa che Di Luisa si aggiudica di misura in virtù non solo del maggior numero di colpi messi a segno, ma anche della maggior precisione e potenza. Ad Andrea le cose vanno decisamente meglio nel terzo round, vinto stavolta in modo abbastanza netto anche se Debrassè si fa notare con un paio di combinazioni piuttosto vivaci che lasciano qualche segno e che trovano conferma nella ripresa successiva quando il francese riesce ad essere parecchio efficace soprattutto dalla distanza. Alla luce dell'epilogo, appare chiaro che Di Luisa deve stringere i tempi per cercare di chiudere il match il più presto possibile. Nel quinto e nel sesto round, il pugile viterbese forza i ritmi: è la fase migliore e più spettacolare dell'incontro. Di Luisa con efficaci spostamenti sul tronco schiva e rientra , tanto da aggiudicarsi senza ombra di dubbio entrambe le riprese. E' l'ultimo acuto del campione: il dolore al collo si fa sentire e ne limita fortemente il rendimento in quella che si rivelerà l'ultima ripresa dell'incontro. Il settimo round è un monologo del francese, Di Luisa provato dall'infortunio abbassa la guardia e si espone alle rapide combinazioni di Rebrassè: il momento è difficile, ma quando suona il gong non c'è alcun sentore che il match abbia già vissuto il suo epilogo. E invece alla ripresa delle ostilità con Rebrassè già pronto al centro del ring, Andrea Di Luisa resta nel suo angolo. Il pugile francese, il suo clan e la sparuta ma calorosa pattuglia di tifosi transalpini possono esultare. La scarna motivazione ufficiale recita "abbandono", ma di certo Di Luisa non ha alcuna intenzione di "abbandonare" i sogni di conquistare la corona continentale. E' proprio il caso di dire che l'appuntamento è soltanto rinviato.

Il match tra Di Luisa e Rebrasse è stato anticipato da tre sottoclou. Il primo è finito in parità tra due giovani atleti della Tuscia: Islam Hassab e Mirko. Poi è stata la volta di Mantegna contro Ardito (entrambi pesi piuma) con la vittoria di quest’ultimo assistito dallo staff Conti Cavini; quindi il match tra pesi Welter al meglio di sei round tra Nicchi e Santoro con il primo che vince il per ko tecnico (Santoro si è voltato per due volte facendo capire che non ne aveva più).

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