E’ con l’obbiettivo di centrare la prima vittoria della storia nel derby della Maremma che il Jolly Roger affronta l’Enegan Grosseto

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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. E’ con l’obbiettivo di centrare la prima vittoria della storia nel derby della Maremma che il Jolly Roger affronta l’Enegan Grosseto, nella penultima di ritorno della serie A federale. Ci vorrà però una prestazione tutta cuore e senza paura, per regalare ai tifosi uno spettacolo di prima categoria. Come conferma lo skipper del Jolly Roger Paolo Rullo che presenta così la sfida fra le due formazioni maremmane che guidano il girone C: «Il pubblico va fatto appassionare, e ci vuole tempo. Pensare di tornare a vedere lo stadio pieno come accadeva qualche anno fa oggi è difficile. Però che soddisfazione poter giocare un derby allo Jannella. Noi siamo pronti». Certo, l’Enegan Grosseto in questi ultimi due anni ha dimostrato di valere tecnicamente qualcosa in più di tutte le squadre della categoria, che se un derby è sempre un derby e può succedere di tutto, come all’andata. A dire la verità tra Castiglione e Grosseto nella storia non ci sono state tante sfide. I biancorossi hanno praticamente sempre giocato nella massima serie, mentre i biancocelesti hanno assaporato l’elite del baseball solo per qualche campionato. Però la rivalità, e soprattutto lo scambio di giocatori, è stato una costante negli anni fra le due società. Oggi a guardare i roster sono pieni di ex, cosa che renderà ancor più speciale il doppio confronto. Rullo da parte sua confida molto nella volontà dei suoi per portare a casa almeno una gara, appunto la prima della storia per i castiglionesi. «Oggi siamo qui a parlare di derby e fa piacere – sottolinea - però servirà del tempo per rivedere il grande entusiasmo che ha portato poi agli scudetti e alle coppe, e le tribune stracolme. Non è più il tempo, e il pubblico degli appassionati è purtroppo in calo in tutte le discipline. Secondo me bisogna fare breccia nel cuore proponendo uno spettacolo degno, senza spendere soldi, offrendo dunque del gioco godibile. Poi sono sicuro che i tifosi torneranno a seguirci, e non solo a Grosseto, ma in tutte le altre piazze. A Castiglione non ci lamentiamo, abbiamo alcuni storici appassionati che non ci lasciano mai, ed è per questo che proveremo a regalarci e regalargli una soddisfazione». Per quanto riguarda la formazione il manager del Jolly Roger non vuole scoprire troppo le carte: «Ancora non ho deciso il partente di gara1, voglio tenere tutti sulla corda. Per la sfida serale la pallina sarà affidata invece a Munoz». Nel Castiglione tra gli indisponibili figura Gerson Alejo alle prese con la varicella, che lo ha costretto a saltare anche lo scorso match con il Bologna. In forse rimane anche l’interbase Riccardo Ferretti, tenuto a riposo in gara2 con il Valpanaro a causa di una contrattura. Rullo non vuole rischiare nulla: i play off sono stati già conquistati e dunque Ferretti, che è anche il miglior battitore del Jolly con una media di .347, sarà impiegato solo se al 100%. Per il resto invece squadra al completo, con l’obbiettivo appunto di sfatare un tabù che dura da troppo tempo. Enrico Giovannelli

GROSSETO. Questi i precedenti fra Grosseto e Castiglione. Stagione 1984, serie Nazionale (A) girone unico: JR-Bbc a Castiglione 2-20, 1-8, 2-15; 1985 serie Nazionale (A): JR-Bbc andata 5-17, 1-11, 2-8, ritorno a Grosseto 9-5, 10-9, 8-3. 2014 Serie A federale: andata a Grosseto, Gr-JR 4-3 e 3-2, ritorno a Castiglione, JR-Gr 0-10 e 0-3. 2015 Serie A federale andata (giocata a Grosseto) JR-Gr 1-5 (11°) e 1-2. In totale 15 le sfide fra le due squadre, con la netta superiorità del Grosseto che non ha mai perso, con 4 sfide finite con un solo punto di differenza e una, gara1 di questo campionato, finita al supplementare. Memorabili le partite di metà degli anni Ottanta in quella che era la serie Nazionale, il massimo campionato con squadre che erano delle autentiche corazzate, come il Parma, il Bologna, il Nettuno o il Rimini, piene di stranieri ex Major League, e dallo stesso Bbc con i grandissimi campioni che rispondevano al nome di Massellucci, Olsen, Cappuccini, Stimac da una parte, e Luongo, Minaya, l’ex Caldarella dall’altra nel Castiglione targato Cogeta La Gardenia. Insieme ovviamente ad una stuola di giovani emergenti che hanno poi fatto la storia del batti e corri maremmano negli ultimi trent’anni e con qualcuno che ancora oggi fa capolino. Enrico Giovannelli

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